Che cosa significa SPECULARIA

Cogliamo l’occasione della Name Battle tra riviste indetta da Spaghetti Writers (ogni lunedì e venerdì su facebook e instagram, duelli tra riviste letterarie in cui l’unica arma consentita è il proprio nome) per sciogliere una questione su cui la redazione ha dibattuto per settimane prima di trovare un accordo: il nome SPECULARIA. Perché è stato scelto, a cosa si riferisce e come interpreta lo spirito del progetto?

Saltiamo la parte in cui venivano proposti una dozzina di nomi possibili da ogni membro del team e venivano messi ai voti (anche se ce ne sarebe da raccontare). Alla fine, la proposta “SPECULARIA” ha prevalso sulle altre, perché racchiudeva in sé tutta una serie di livelli di significato a cui era possibile ricondursi in molti modi diversi.

Innanzitutto ovviamente per una rivista di speculative fiction il richiamo alla speculazione era doveroso e appropriato. L’aggiunta del suffisso -aria serve a dare l’idea di enciclopedicità, una compilazione di elementi tenuti insieme da una radice comune.

Ma speculare richiama anche lo specchio, che è appunto la radice etimologica comune della parola usata come verbo o come aggettivo. E poiché la nostra intenzione è appunto quella di offrire storie che mostrano prospettive diverse della realtà, il riferimento allo sdoppiamento e le distorsioni provocate dallo specchio era già adatto. Purtroppo Specchio Nero lo avevano già preso.

Avevamo bisogno anche di qualche elemento grafico/visivo che potesse aiutarci a creare un’identità riconoscibile, e Specularia è anche il nome di un fiore noto anche come Specchio di Venere. Questa serendipità ci portava a riconfermare l’estetica della raccolta di campioni, qui declinata in chiave botanica come la si trova nel termine antologia. Inoltre il nome comune riporta a sua volta da una parte il concetto di specchio, dall’altra Venere inteso come elemento femminile e/o pianeta, una doppia riconferma delle intenzioni di rappresentare qualcosa di diverso, minoritario, estraneo alla dimensione terrestre e terrena.

Ci sembrava quindi che tutti gli indizi convergessero su questa identità per (quella che poi sarebbe diventata) SPECULARIA.

Al momento della realizzazione del logo, abbiamo scelto di usare l’immagine dello specchio per una maggiore riconoscibilità, ma abbiamo mantenuto la palette cromatica dello Specchio di Venere.

Per quanto riguarda la tagline, abbiamo giocato ancora su un doppio senso, in questo caso la parola riflettere, che indica tanto l’azione dello specchio quanto quella del ragionamento. L’immaginario è sia soggetto e oggetto di questo verbo, perché è ciò che riflette il nostro mondo come uno specchio e contemporaneamente conduce a una riflessione sul mondo stesso.

Questo significa SPECULARIA e per questo noi stiamo qui a riflettere l’immaginario. Se non si era capito, ora non ci sono più dubbi.